Roviano Zoe Fest

ZOE Fest è un ciclo di incontri di musica popolare organizzato dal Comune di Roviano e curato dalla Direzione del Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene, il cui nucleo è rappresentato dalle performance dal vivo di suonatori e cantori di musica popolare, etnica e di riproposta (folk-revival) provenienti dalle città e dai paesi del Lazio a cui si collegano i contributi di approfondimento di studiosi di antropologia e di etnomusicologia, di documentaristi e di film-maker.

Il progetto ha il fine di valorizzare le tradizioni musicali dell’area laziale, in un confronto con le musiche popolari di altri territori. Oltre ai concerti, sono in programma seminari didattici sulla musica popolare ed etnica, la partecipazione di costruttori di strumenti popolari e di gruppi provenienti da altre regioni italiane e dall’estero. Uno spazio esclusivo verrà dato alla presenza dei gruppi etnici residenti nel Lazio e alla musica delle culture migranti.

ZOE Fest dovrebbe divenire negli anni un ciclo di incontri tematici sulla musica popolare, connesso alle attività del Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene. Lo studio localizzato delle tradizioni musicali (e del loro agire nella contemporaneità) permette la ricomposizione di un quadro del paesaggio sonoro e la sua restituzione attraverso forme diversificate, puntando a cogliere – attraverso un approccio interdisciplinare di tipo antropologico ed etnomusicologico – la trasformazione delle condizioni di vita e della struttura socio-culturale di un territorio a partire dall’analisi delle sue manifestazioni sonore.
I principali destinatari sono le comunità locali del territorio della Valle dell’Aniene; giovani; studenti (in particolare medie e università); ricercatori; musicisti, studiosi e cultori di musica tradizionale. Per la sua accessibilità coinvolge trasversalmente età e fasce sociali differenti.
“Zoe” è il termine con cui viene denominata a Roviano la ritòrta, ramoscello verde che nel mondo contadino veniva usato, da solo o attorcigliato con altri, per legare fastelli o fascine di spighe, erbe, rami, piccoli pezzi di legna. È stato scelto come titolo della rassegna per indicare un elemento che, simbolicamente, “tiene insieme” e che quindi ha la funzione di creare socialità.

PRIMA EDIZIONE 2017 – 24 e 25 Giugno 2017