Al Museo di Roviano nasce l’Osservatorio Pupazza

Sabato 10 marzo 2018 presso il Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene si è dato avvio alla costituzione dell’Osservatorio Pupazza, la formalizzazione di un percorso che ha l’intento di costruire una rete tra soggetti che si dedicano sullo studio e alla messa in atto della tradizione delle pupe, delle pantàsime e delle pupazze, per la realizzazione di pratiche che puntino alla salvaguardia di questa espressione della cultura demoetnoantropologica immateriale e materiale.
All’incontro hanno partecipato: il direttore del Museo di Roviano Emiliano Migliorini, Michela Moltoni Consigliere Delegato alla Cultura del Comune di Roviano, la Pro Loco di Paganico Sabino (Andrea Fratini e Carlo Fratini), le antropologhe Paola Elisabetta Simeoni e Alessandra Broccolini (Università “Sapienza” di Roma), Angelo Palma dell’Etnolaboratorio per il Patrimonio Culturale Immateriale, Enrico Bonanni (architetto e grafico), Massimo Piunti e Silvia Di Gregorio (Libera Pupazzeria), Artemio Tacchia (studioso di storia locale in area Equa), i “pupazzari” di Roviano (Danilo Folgori, Giuseppe Folgori, Giovanni Folgori, Antonio Nagni, Tonino Battisti, Nino Moltoni, Mario Innocenzi, Gianfranco Grisanti, Antonio Coticoni). Hanno dato inoltre la loro adesione, pur non essendo presenti all’incontro, il Comune di Cappelle sul Tavo (Pescara), la Pro Loco di Lama dei Peligni (Chieti), i ricercatori Adriana Gandolfi (antropologa), Roberto Marinelli (studioso del territorio sabino), Amelio Pezzetta (studioso di tradizioni locali di Lama dei Peligni) e Pino Bonifazio (fotografo e documentarista).

Quella della pupazza è una tradizione molto diffusa in Italia centrale (anche se non molto conosciuta), legata al mondo agro-pastorale e all’uso rituale del fuoco. Costruito su uno scheletro di canne e legno rivestito con carta, questo fantoccio dalle fattezze femminili solitamente ha dimensioni gigantesche e forme esuberanti. Durante determinati momenti festivi esso viene indossato da un ballerino e fatto danzare; infine, viene dato alle fiamme.

L’Osservatorio si pone l’obiettivo di studiare e salvaguardare la tradizione delle pupazze, tenendo insieme soggetti diversi che si occupano di questo fenomeno con modalità, ruoli e funzioni differenti.

Per contatti:
rovianomuseo@tiscali.it
+39 3206932279

Marzo. Incontri al Museo

Durante il secondo fine-settimana di marzo, presso il Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene di Roviano, si terranno due interessanti iniziative. Si inizierà sabato 10, alle ore 17.30, con un incontro in memoria di Roberto Leydi, scomparso il 15 febbraio di 15 anni fa. Interverranno Emiliano Migliorini, Paolo Vinati e Vladimiro Cantaluppi, etnomusicologi, che sono stati allievi di Leydi all’Università di Bologna e collaboratori del Fondo Roberto Leydi di Bellinzona.
Leydi (Ivrea 1928 – Milano 2003) è stato tra i più importanti etnomusicologi italiani. La sua è una figura poliedrica e forse per questo la sua notorietà va al di là degli ambienti specialistici della musicologia e delle scienze sociali. Egli collaborava con riviste e giornali, lo si poteva ascoltare alla radio, alla televisione in cui diffondeva, con la affabilità che lo caratterizzava, rudimenti di etnomusicologia e di storia sociale anche tra il grande pubblico. Trasferitosi a Milano, già da giovanissimo fu critico musicale e cronista delle testate milanesi “Avanti” e “L’Europeo”. A Milano collaborò con il Piccolo Teatro e con lo Studio di Fonologia della RAI, assieme a Luciano Berio, Bruno Maderna e Umberto Eco. Si occupò successivamente anche di “cabaret”, genere a cui diede un contributo di rinnovamento (si vedano le biografie delle cantanti Milly e Milva e di Enzo Jannacci) e fu uno dei promotori più significativi del folk-revival (Nuovo Canzoniere Italiano, Almanacco Popolare). Tra gli spettacoli connotati in questo senso vanno ricordati i lavori teatrali Milanin Milanon (Milano, 1962, con Filippo Crivelli), Pietà l’è morta (Parma, 1964, con Giovanni Pirelli e Filippo Crivelli) e Sentite buona gente (Milano, 1967, con Diego Carpitella e Alberto Negrin); ma quello che ebbe maggiore impatto fu sicuramente Bella ciao (Spoleto, 1964, ancora con Filippo Crivelli e Franco Fortini) che fu presentato fra contrasti, polemiche, e perfino denunce penali al Festival dei due Mondi di Spoleto. Notevoli sono stati inoltre i suoi contributi alla diffusione della conoscenza della musica jazz. Con Leydi a Milano e con Carpitella a Roma, la cultura musicale Italiana cominciò ad aprirsi al mondo e l’etnomusicologia assunse una impostazione più in linea con gli studi internazionali. Leydi operò una innumerevole serie di ricerche sul campo, pubblicò moltissimo e produsse numerosi dischi (fu ideatore e curatore della nota collana Albatros). Nei primi anni Settanta iniziò la sua esperienza di insegnamento all’Università di Bologna, durata trent’anni, con la possibilità di coinvolgere molti giovani ricercatori di tutte le regioni italiane, contribuendo a fare dell’Italia uno dei territori meglio documentati d’Europa dal punto di vista etnomusicale.
Tra gli ambiti di ricerca di Leydi un capitolo importante rivestono gli studi sulla musica popolare cretese, effettuati a più riprese fin dagli anni Settanta. A 40 anni da queste prime ricerche i musicisti e studiosi di musiche del Mediterraneo Vladimiro Cantaluppi (violino) e  Alessandro Predasso (voce, chitarra e boulgarì) presenteranno, in conclusione della conferenza, una sintesi di quell’esperienza, eseguendo dal vivo alcune di quelle musiche e guidando gli ascoltatori (con l’ausilio di proiezioni video) attraverso le diverse forme della musica tradizionale di Creta occidentale, incentrate sulla musica a ballo (i sirtos) e la musica urbana (tabachaniotika), che evidenziano una millenaria storia di scambi e adozioni fra Oriente e Occidente.

Domenica 11 marzo, alle ore 11, nella Sala Convegni del Museo, sarà presentato il volume “Il Cibo e la Festa. Pratiche alimentari festive nelle aree appenniniche del Lazio” (Edizioni Efesto, Roma), risultato di una serie di incontri e di attività prodotte all’interno della rassegna “Il Cibo e la Festa”, tenutasi nel 2016 al Museo della Civiltà Contadina, in cui sono confluite una serie di esperienze di ricerca, studi e testimonianze sui saperi, le tecniche e l’insieme di conoscenze, pratiche e consuetudini che stanno alla base del rapporto tra la preparazione e il consumo di cibo e alcuni contesti festivi delle zone appenniniche del Lazio. Interverrà l’antropologa Alessandra Broccolini (docente all’Università “Sapienza” di Roma e presidente di Simbdea) e saranno, inoltre, presenti il curatore del volume e alcuni degli autori del libro. Al termine dell’incontro è previsto un aperitivo al Museo con la degustazione di alcuni prodotti locali.

Programma completo

SABATO 10 MARZO

17.30 “In ricordo di Roberto Leydi. A quindici anni dalla scomparsa”
Conferenza: intervengono Emiliano Migliorini, Paolo Vinati e Vladimiro Cantaluppi

A seguire, Concerto di Musiche Cretesi (Vladimiro Cantaluppi: violino; Alessandro Predasso: voce, chitarra e boulgarì)

DOMENICA 11 MARZO

Ore 11 Presentazione del volume “Il Cibo e la Festa. Pratiche alimentari festive nelle aree appenniniche del Lazio” (Edizioni Efesto, Roma).
Interviene Alessandra Broccolini (Università “Sapienza” di Roma).

Ore 12.45 Aperitivo al Museo

I costruttori di pupazze di Roviano all’IMP di Palermo

Il prossimo 27 febbraio i costruttori di pupazze di Roviano sono stati invitati, quali rappresentanti del patrimonio culturale immateriale italiano, alla conferenza dell’Intangible Cultural Heritage and Museum Project (IMP), che si terrà presso il Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino di Palermo, un incontro internazionale in cui si cercherà di mettere in luce il ruolo che i musei potrebbero svolgere nel processo di dialogo e di condivisione con gli attori del patrimonio immateriale.

L’obiettivo del progetto, che coinvolge cinque paesi (Belgio, Olanda, Francia, Svizzera, Italia), è quello di rinforzare le capacità professionali di operatori e professionisti dei musei nei paesi del partenariato, costruire una rete di scambi internazionali e interdisciplinari e opportunità di networking, in particolare sul ruolo dei musei nella salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale. Il progetto richiama lo spirito della Convenzione UNESCO 2003 (Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale), attenta al riconoscimento della centralità delle comunità e dei portatori di saperi nel processo di costruzione patrimoniale.

I costruttori di Roviano testimonieranno la loro esperienza, assieme ai rappresentanti di altre importanti manifestazioni culturali: i Tenores di Bitti, il s’cianco (gioco della lippa) di Verona, el felze (i costruttori di gondole) di Venezia. Nella prima conferenza, tenutasi a Rotterdam nel novembre del 2017, avevano portato il loro contributo: l’EUMM (Ecomuseo Urbano Metropolitano di Milano Nord), il Museo della Marineria di Cesenatico, Il Museo Etnografico Maison Bruil d’Introd e il progetto Tascapan della Valle d’Aosta, la Casa Lussu di Armungia (Cagliari).

“Questo invito – spiega in una nota il direttore del Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene, Emiliano Migliorini – è il frutto del lavoro di collaborazione tra il Museo di Roviano e i portatori di cultura locali che, per quanto riguarda il tema delle pupazze, si è reso concreto attraverso l’organizzazione la scorsa primavera di un evento complesso, con la realizzazione di laboratori di costruzione, con un incontro tematico a cui hanno partecipato esperti demoetnoantropologi e etnomusicologi e con la costituzione di un gruppo di ricerca su questo fenomeno, importante, diffuso, ma ancora poco studiato. La partecipazione all’IMP è il riconoscimento dell’impegno progettuale che, assieme a varie componenti, il Museo ha messo in atto e vuole far progredire e crescere, in una prospettiva di studio e salvaguardia del patrimonio culturale materiale e immateriale”.

Maggiori informazioni su: www.ichandmuseums.eu/en

Programma

8h30 Registration
9h00 Welcome by Rosario Perricone (Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino)
9h45 KEYNOTE | ‘Examining the Role of Museums in Taking a Participatory Approach towards ICH Safeguarding’ by dr Janet Blake, Associate Professor, Faculty of Law and academic member of the Centres of Excellence for Education in Sustainable Development and Silk Roads Studies, Shahid Beheshti University (Tehran)
10h30 Five museums from Italy, France, Belgium, The Netherlands and Switzerland present their inspiring example on intangible heritage and participation, followed by a group conversation Museum Hof van Busleyden (Belgium), Sigrid Bosmans: Uw Toren Is Niet Af (Your Tower isn’t Finished) | Amsterdam Museum (The Netherlands), Annemarie de Wildt: Representing Mokum/Damsko | Fédération des écomusées et musées de société (France), Céline Chanas: Sortons des clichés! | Musée d’ethnographie de Neuchâtel (Switzerland), Grégoire Mayor: In the valley of images | Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino (Italy), Rosario Perricone: Museo della performance (A Performance Museum)
12h25 ‘The practitioner’s voice’: interview with four Italian practitioners of intangible cultural heritage on collaborating with museums Panel of ICH-practitioners from Italy: Diego Caloi (Aga, S’cianco, Verona), Alessandro Ervas (El Felze, Venice) and Danilo and Giuseppe Folgori (Le pupazze di Roviano) 14h35 Working groups on intangible heritage, museums and participation. How can museums and practitioners of intangible cultural heritage work together in a successful and sustainable manner?
16h35 Presentation of the contemporary co-creation realised by the Company of the Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino17h20 Concluding observations by Lauso Zagato
18h00 The Company of the Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino performs the ‘Duello di orlando e Rinaldo per amore della bella Angelica’

La Scuola adotta il Museo

 

 Lunedì 29 gennaio 2018 il progetto “La Scuola adotta il Museo” (messo in atto attraverso i fondi regionali POR-FESA) entra nella sua fase operativa e laboratoriale. Gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Arsoli si avvieranno alla conoscenza della collezione museale guidati dagli insegnanti e dalle professionalità dei collaboratori del Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene (Emiliano Migliorini, etnomusicologo; Michela Iabichella, tiflodidatta; Letzia Battisti, artista e illustratrice; Susanna Battisti, esperta di lingue straniere; Paolo Rosati, archeologo), che illustreranno ai ragazzi gli obiettivi specifici del progetto e li porteranno (h. 10.30-13.30) all’esplorazione degli oggetti del Museo, della loro storia e del loro inserimento nel quadro culturale locale.

Il progetto “La Scuola adotta il Museo”, che durerà alcuni mesi, è suddiviso in varie fasi, alcune svolte in classe, altre al Castello Brancaccio che ospita il Museo. Tra le finalità vi è lo studio e la comprensione della memoria storica, della sua conservazione e trasmissione, ma anche la valorizzazione dell’articolato e multiforme panorama culturale presente oggi sul territorio, con l’intento di stabilire relazioni più solide e personali tra la scuola, la famiglia, e i giovani, nel rispetto della multiculturalità che connota le classi cui il progetto si rivolge. I laboratori, alla loro conclusione, porteranno alla realizzazione di un percorso tematico-didattico ‘ad altezza bambino’ – affiancato al percorso museale già predisposto per il mondo adulto – con la realizzazione di schede di sala create e decorate dai ragazzi; i testi saranno tradotti in diverse lingue. Inoltre, verrà realizzato un innovativo percorso tattile in linguaggio braille per ipovedenti che affiancherà i testi e le traduzioni; l’installazione sarà completata dalla messa in opera di alcuni elementi multimediali accessibili tramite QR-code, con audio-guide create e registrate dai ragazzi, filmati e suoni.

Memorie dai lavatoi

Il Comune di Roviano sta eseguendo, in questo periodo, la ristrutturazione del Lavatoio di Fonde Majure, in vista di un suo recupero funzionale.
Poiché, in passato, i lavatoi pubblici erano un importante luogo di incontro e confronto comunitario, per l’occasione l’Amministrazione Comunale, in collaborazione con il Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene, promuove tra i propri cittadini una raccolta di immagini dei vecchi lavatoi del paese, in vista dell’allestimento di una mostra tematica, da tenersi proprio all’interno di questo luogo, una volta ripristinato.

Tutte le immagini – ma anche video, testimonianze, documenti – serviranno per l’allestimento della mostra e confluiranno nel Centro di Documentazione del Museo.

Il materiale può essere consegnato presso gli Uffici del Comune oppure inviato digitalmente via mail a
rovianomuseo@tiscali.it (a cui potete scrivere anche per avere ulteriori e più specifiche informazioni)

Opportunità di tirocinio curriculare presso il Centro di Documentazione del Museo

Il Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene propone due tirocini formativi curriculari, di 60 e 200 ore, in convenzione con l’Università “Sapienza” di Roma. I tirocinanti potranno collaborare allo svolgimento di una o più attività all’interno del Centro di Documentazione e Laboratorio Multimediale del Museo tra cui il recupero e la salvaguardia di vecchi materiali documentali, acquisendo le competenze per la digitalizzazione, l’indicizzazione e la catalogazione della documentazione.
Tra gli obiettivi formativi: recupero e salvaguardia di documentazione audiovisiva; acquisizione di competenze nell’ambito della digitalizzazione, della indicizzazione e della catalogazione di documentazione demoetnoantropologica; realizzazione di produzioni audiovisive; nozioni di metodologia e tecnica della ricerca sul campo; elementi di museografia; elaborazione di contenuti digitali in vista dell’integrazione di elementi multimediali nel percorso di visita museale; aggiornamento e implementazione multimediale di siti web.

I tirocini sono rivolti agli studenti dell’ Università “Sapienza”, (Area: LETTERE E FILOSOFIA) per i seguenti corsi:
Arti e scienze dello spettacolo (Laurea Triennale D.M. n. 270/2004);
Arti e scienze dello spettacolo (Laurea Triennale D.M. n. 509/1999);
Digital audio/video editing (Master);
Digital Heritage. Cultural Communication Through Digital Technologies (Master);
Gestione e valorizzazione del territorio (Laurea Magistrale D.M. n. 270/2004);
Gestione e valorizzazione del territorio (Laurea Specialistica D.M. n. 509/1999);
Progettazione e gestione dei sistemi turistici e del patrimonio culturale (Master);
Restauro digitale audio/video (Master);
Storia culture e religioni. Dall’antichità all’età contemporanea (Laurea Triennale D.M. n. 270/2004);
Beni Demoetnoatropologici (Scuola di Specializzazione);
Culture e società del Mediterraneo e dell’Oriente (Laurea Specialistica D.M. n. 509/1999);
Discipline Etno-Antropologiche (Laurea Magistrale D.M. n. 270/2004);
Discipline Etno-Antropologiche (Laurea Specialistica D.M. n. 509/1999);
Musicologia e beni musicali (Laurea Specialistica D.M. n. 509/1999);
Storia, Antropologia, Religioni (Laurea Triennale D.M. N. 270/2004);
Studi storici, storico-religiosi e antropologici (Laurea Magistrale D.M. n. 270/2004);
Studi Storico-Religiosi ed Etno-Antropologici (Laurea Specialistica D.M. n. 509/1999);
Teorie e pratiche dell’antropologia (Laurea Triennale D.M. n. 270/2004);
Teorie e pratiche dell’antropologia (Laurea Triennale D.M. n. 509/1999).

Tutti i dettagli in: https://www.jobsoul.it/SoulWeb/schedaTirocinio.action?idOpportunita=278002AB-4B6F-4D4E-A4C1-3194A38168CE

Per informazioni inviare una mail a rovianomuseo@tiscali.it

Pubblicato il volume “Il Cibo e la Festa”

È disponibile, dopo un lungo lavoro di redazione durato esattamente un anno, il volume Il Cibo e la Festa. Pratiche alimentari festive nelle aree appenniniche del Lazio. Il libro, pubblicato con le Edizioni Efesto di Roma, raccoglie gli Atti del Convegno tenutosi il 18 settembre 2016 presso il Museo della Civiltà Contadina, con l’integrazione di ulteriori contributi e con la restituzione delle immagini che sono state esposte durante la mostra. Il volume presenta una pluralità di sguardi sul tema del cibo e la festa, argomento molto complesso e particolarmente vasto (seppur qui limitato ad un’area specifica), con l’intento di concorrere alla definizione di una mappa del cibo festivo nel Lazio.
L’opera inaugura la nuova collana “Quaderni del Museo di Roviano” che mira a raccogliere i risultati delle attività di studio e di ricerca nell’ambito delle iniziative realizzate in ambito etnoantropologico, etnomusicologico e museografico dal Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene, con particolare considerazione di temi riguardanti il territorio del Lazio.

Il volume accoglie i seguenti contributi:
Emiliano Migliorini, Introduzione | SUL CIBO E LA FESTA Lucia Galasso, Cibo e sacro | Paola Elisabetta Simeoni, Mangiare a crepapelle. Cibo per i Santi | Artemio Tacchia, Panarde, cenacoli e rinfreschi nell’area equa, tra Lazio e Abruzzo | CONTESTI Elisabetta Silvestrini, Amatrice. Dal cibo dei poveri alla notorietà gastronomica | Luciano Ledda, Il consumo del vino nelle osterie a Roma e nella Campagna Romana nei secoli XIX e XX. Socialità, aggregazione e mescita | Pino Bonifazio, La festa della Madonna degli Angeli di Canterano | Susanna Guerini, Il cibo di San Biagio in alcuni contesti festivi del Lazio| Alessandra Pelagalli, Le Fave dei Morti: un cibo per ricordare i defunti il 2 novembre diventa tradizione ad Aquino | Emiliano Migliorini, La “Panata” di San Sebastiano a Fumone | Maria Tumminia, La frasca di Sant’Antonio Abate a Vivaro Romano | Laura Gatti, La panarda di Porciano | Emanuela Panajia, Alimentare la fede. Pratiche di consumo e preghiera per la festa di Sant’Antimo a Nazzano | TESTIMONIANZE Elsa Di Meo, Il Pane e le sue forme. Come nasce l’intervista al Prof. Alberto Mario Cirese | Michela Moltoni, La ciammèlla degli sposi a Roviano | LA MOSTRA FOTOGRAFICA immagini di Pino Bonifazio | Ilenia Folgori | Gioacchino Giammaria | Benedetto Pafi | Angelo Palma | Emanuela Panajia | Malvina Picariello | Artemio Tacchia

Il libro è presente nei principali cataloghi di librerie on-line ( www.ibs.it/cibo-festa-pratiche-alimentari-festive-libro-vari/e/9788894855296?inventoryId=76015984 | www.hoepli.it/libro/il-cibo-e-la-festa-pratiche-alimentari-festive-nelle-aree-appenniniche-del-lazio/9788894855296.html ) e dalla prossima settimana presso il bookshop del Museo con il 25% di sconto (offerta lancio fino al 15 novembre).

ISBN 978-88-94855-29-6

Per informazioni: rovianomuseo@tiscali.it

Domenicalmuseo, il 1 ottobre

Il Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene di Roviano aderisce all’iniziativa del Ministero dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo #DOMENICALMUSEO.
Domenica 1° ottobre 2017 | DOMENICA GRATUITA NEI MUSEI E AREE ARCHEOLOGICHE STATALI. Oltre 430 tra musei, siti archeologici e monumenti in tutta Italia accoglieranno liberamente cittadini e turisti per una giornata dedicata alla scoperta del patrimonio culturale nazionale.

La prossima domenica si potrà, quindi, accedere e visitare il Museo gratuitamente dalle ore 10 alle ore 13.

Maggiori informazioni: www.museoroviano.it | rovianomuseo@tiscali.it | tel: +39 0774 903023

Chiusa la due giorni di RovianoFotografia al Castello Brancaccio

RovianoFotografia 2017 – Comunicato stampa

Si è svolta con grande affluenza di pubblico nella splendida cornice dell’Alta Valle dell’Aniene sabato 23 e domenica 24 settembre 2017 la II edizione di “RovianoFotografia”. A far da sprone per organizzare la manifestazione, a mezza strada fra fotografia e cinema, e ricca di incontri, presentazioni di libri, seminari, workshop e mostre dedicate alle due forme d’arte  più amate dal pubblico, è stato il ricordo, nel decimo anniversario della sua scomparsa, del Rovianese Remo Grisanti (1922-2007), direttore della fotografia attivo dagli anni Cinquanta fino ai Novanta e fra i più apprezzati degli ultimi trent’anni del Novecento. Nella magica atmosfera del Castello Brancaccio, che domina Roviano e l’alta Valle dell’Aniene – più o meno a metà strada fra Roma e L’Aquila, nel Parco Regionale dei Monti Simbruini -, dalla mattina di sabato 23 e fino al tardo pomeriggio di domenica 24 settembre si sono susseguiti a ritmo serrato numerosi eventi incentrati sulla fotografia, sul cinema, sul rispetto per l’ambiente e sulla buona tavola.

Fra le mostre in programma, 1965: The Beatles in Rome, un magnifico documento storico realizzato dal grande fotografo Carlo Riccardi (classe 1926), che fornisce un efficace spaccato dei cosiddetti “meravigliosi anni Sessanta” attraverso quelli che, di quell’epoca, furono gli indiscussi protagonisti. Dal reportage di quell’evento, Maurizio Riccardi e Giovanni Currado hanno estratto i venti scatti più significativi che raccontano il 27 giugno 1965, giorno in cui il quartetto di Liverpool si esibì al Teatro Adriano a Roma. Venti fotografie che segnano quel momento unico ed irripetibile per la storia della musica.

Fra le altre mostre, Street Photography (autori vari), Sguardi rovianesi (Ernesto Tacchia e Stefano Viti), Attimi di tennis (Giorgio Maiozzi), un angolo tematico dedicato a Remo Grisanti. Tutte le mostre rimarranno aperte fino a sabato 28 ottobre, seguendo gli orari di apertura del Museo della Civiltà Contadina di Roviano, che le ospita.

Al RovianoFotografia  2017 hanno partecipato Sandro Ceccarelli (sindaco di Roviano), Michela Moltoni (delegata alla cultura del Comune di Roviano), Sarah Innocenzi (delegata alle politiche sociali del Comune di Roviano), Mattia Folgori (vicesindaco del Comune di Roviano), Emiliano Migliorini (Direttore del Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene), Fabio Grisant (figlio di Remo Grisanti ed organizzatore dell’evento insieme a Giorgio Maiozzi, fotografo professionista e docente Canon Academy), Massimiliano Grisanti (figlio di Remo e fratello di Fabio Grisanti), Carlo e Maurizio Riccardi, grandi fotografi che hanno raccontato con le immagini gli ultimi settant’anni di Storia e costume italiani, il fotoreporter Maurizio Piccirilli, Enzo De Camillis (scenografo, regista, presidente dell’associazione Pellicola d’Oro ed autore – nel 2013 – del docu-film su Pier Paolo Pasolini Un intellettuale in borgata) Davide Mancori (direttore della fotografia, direttore dell’A.I.C – Associazione Italiana autori della fotografia Cinematografica -, autore del libro Tre mani di cinema, nonché allievo di Remo Grisanti), Massimiliano Vecchi (direttore dell’associazione “Roma Street Photography”), Fabio Bernardo (Canon coach), il noto storico del cinema Adriano Pintaldi, il quale ha presentato il suo nuovo libro (Christian De Sica: segni particolari bravissimo) dedicato ad uno fra gli attori più amati dal pubblico italiano, e che segue il film-omaggio da lui realizzato nel 2013 e che è stato proiettato in sala.

Nella serata di sabato 23 settembre, alla presenza del regista, è stato proiettato anche il docu-film di Marco Spagnoli Cinecittà Babilonia, trasmesso qualche tempo fa da RaiTre. Un efficace ritratto della storia del cinema italiano, dalla fondazione di Cinecittà fino alla sua ricostruzione in seguito ai bombardamenti avvenuti nel corso della Seconda guerra mondiale. Numerosi i workshop fotografici: Street Photography per i vicoli di Roviano (con Fabio Bernardo); La natura della valle dell’Aniene (anch’esso guidato da Fabio Bernardo); Il castello e il borgo: la documentazione architettonica nei Beni Culturali (con Alfredo Corrao, docente di Fotografia dei Beni Culturali, qui coadiuvato da Lorena Brizi, storica dell’arte e studiosa del territorio); Alla scoperta dell’astrofotografia: introduzione teorico-pratica ad uno dei campi più affascinanti della fotografia (con Emiliano Brizioli, fotografo professionista, astrofilo e consulente Unitron Italia, dealer ufficiale delle migliori attrezzature per l’astrofotografia); Adobe Lightroom: come gestire e ottimizzare i propri scatti in post produzione (con Alfredo Corrao); Trucco e ritrucco (allestimento di un set fotografico, presso la corte del Castello Brancaccio, con il “make up corner” a cura di Studio13 a Roma), in cui i visitatori, grazie alle stylist professioniste presenti (tre truccatrici dell’Accademia del Trucco Cineteatrale coordinate da Laura Perfetti) hanno avuto la possibilità di trasformarsi in modelli/modelle e di farsi fotografare da Giorgio Maiozzi.

Nel pomeriggio di domenica 24 settembre il centauro Dimitri – il quale era con un gruppo di diciassette motociclisti arrivati a Roviano per partecipare al concorso fotografico – è stato proclamato vincitore del premio “Motociclisti scattanti”. Tutti i visitatori – sia quelli che hanno seguito i workshop e gli incontri sia quelli che hanno visitato le mostre fotografiche e Roviano –  hanno avuto la possibilità partecipare al concorso fotografico “Premio Remo Grisanti” (e l’avranno ancora registrandosi online entro domenica 15 ottobre). Ai partecipanti viene richiesto di raccontare con il loro sguardo, le bellezze, le atmosfere, le persone e la natura del territorio di Roviano. Tutti coloro i quali/le quali invieranno le foto, avranno la possibilità di partecipare alla selezione di quello che verrà giudicato il miglior reportage dal comitato organizzatore, ma anche di vincere molti altri premi che verranno messi in palio. Gli autori di tutti i reportage selezionati verranno invitati a partecipare alla premiazione ufficiale, che si svolgerà a Roviano – sempre al Castello Brancaccio – sabato 28 ottobre 2017. L’incontro verrà introdotto dal professor Alberto Manodori Sagredo, docente di Storia della Fotografia presso l’Università di Roma Tor Vergata. Verrà premiato anche l’autore della foto più votata su Instagram, hashtag #rovianofotografia17, e sulla pagina Facebook “RovianoFotografia”, ovviamente a condizione che le immagini pubblicate siano in tema con il concorso principale.

L’evento è stato organizzato dal Comune di Roviano grazie al contributo della Regione Lazio, che promuove costantemente gli eventi culturali su tutto il territorio. Inoltre Camera Service Roma (Canon Pro Partner) ha fornito il supporto tecnico alla manifestazione, permettendo ai partecipanti di conoscere e di poter fare dei “test drive” con i più recenti prodotti della multinazionale giapponese. Un weekend che si è rivelato imperdibile per tutti gli appassionati di fotografia e di cinema (due campi ormai sempre più strettamente connessi fra loro) e soprattutto per tutti coloro che vorrebbero migliorare il loro livello tecnico fotografico ed imparare cose nuove. E proprio questo è stato – ed è – l’obiettivo fondamentale di RovianoFotografia: divulgare il linguaggio fotografico e divenire un “link” fra tutti gli appassionati e fra tutti coloro i quali/le quali, tale passione l’hanno trasformata nella loro professione.

 

RovianoFotografia 2017

Il prossimo week-end, 23 e 24 settembre, a Roviano, si terrà una nuova edizione di RovianoFotografia a cui è collegato il “Premio” per per ricordare Remo Grisanti, nativo del paese e apprezzato direttore della fotografia. Nella suggestiva cornice del Castello Brancaccio si terranno incontri, seminari, workshop e mostre e si susseguiranno una serie di eventi incentrati sulla fotografia, il cinema, la buona tavola e il rispetto dell’ambiente. La manifestazione è integralmente gratuita, ci si potrà pre-registrare dal sito di RovianoFotografia, dove inoltre si potranno trovare tutte le notizie utili e il programma completo. I visitatori, sia quelli che seguiranno i workshop e gli incontri sia quelli che verranno solo a vedere le mostre fotografiche o a visitare Roviano, potranno partecipare al Premio Remo Grisanti, registrandosi presso lo Spazio Accoglienza all’interno del Castello nei due giorni dell’evento, oppure on line. Ai partecipanti sarà chiesto di raccontare, con il loro sguardo, la gente, le bellezze, le atmosfere e la natura del territorio di Roviano. Tutti coloro che invieranno le foto, avranno la possibilità di partecipare alla selezione per il miglior reportage e di vincere altri premi che saranno messi in palio. Gli autori saranno poi invitati a partecipare alla premiazione ufficiale, che si terrà sempre a Roviano al Castello Brancaccio, sabato 28 ottobre alle ore 11.00.

Tra le mostre in programma anche 1965: The Beatles in Rome: un magnifico documento storico realizzato dal fotografo Carlo Riccardi che illustra uno scorcio dei meravigliosi anni ’60 attraverso coloro che di quell’epoca furono tra i principali protagonisti. Dal reportage di quell’evento, Maurizio Riccardi e Giovanni Currado hanno estratto i 20 scatti più significativi: 20 fotografie che segnano quel momento irripetibile per la storia della musica italiana.