Al Museo di Roviano nasce l’Osservatorio Pupazza

Sabato 10 marzo 2018 presso il Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene si è dato avvio alla costituzione dell’Osservatorio Pupazza, la formalizzazione di un percorso che ha l’intento di costruire una rete tra soggetti che si dedicano sullo studio e alla messa in atto della tradizione delle pupe, delle pantàsime e delle pupazze, per la realizzazione di pratiche che puntino alla salvaguardia di questa espressione della cultura demoetnoantropologica immateriale e materiale.
All’incontro hanno partecipato: il direttore del Museo di Roviano Emiliano Migliorini, Michela Moltoni Consigliere Delegato alla Cultura del Comune di Roviano, la Pro Loco di Paganico Sabino (Andrea Fratini e Carlo Fratini), le antropologhe Paola Elisabetta Simeoni e Alessandra Broccolini (Università “Sapienza” di Roma), Angelo Palma dell’Etnolaboratorio per il Patrimonio Culturale Immateriale, Enrico Bonanni (architetto e grafico), Massimo Piunti e Silvia Di Gregorio (Libera Pupazzeria), Artemio Tacchia (studioso di storia locale in area Equa), i “pupazzari” di Roviano (Danilo Folgori, Giuseppe Folgori, Giovanni Folgori, Antonio Nagni, Tonino Battisti, Nino Moltoni, Mario Innocenzi, Gianfranco Grisanti, Antonio Coticoni). Hanno dato inoltre la loro adesione, pur non essendo presenti all’incontro, il Comune di Cappelle sul Tavo (Pescara), la Pro Loco di Lama dei Peligni (Chieti), i ricercatori Adriana Gandolfi (antropologa), Roberto Marinelli (studioso del territorio sabino), Amelio Pezzetta (studioso di tradizioni locali di Lama dei Peligni) e Pino Bonifazio (fotografo e documentarista).

Quella della pupazza è una tradizione molto diffusa in Italia centrale (anche se non molto conosciuta), legata al mondo agro-pastorale e all’uso rituale del fuoco. Costruito su uno scheletro di canne e legno rivestito con carta, questo fantoccio dalle fattezze femminili solitamente ha dimensioni gigantesche e forme esuberanti. Durante determinati momenti festivi esso viene indossato da un ballerino e fatto danzare; infine, viene dato alle fiamme.

L’Osservatorio si pone l’obiettivo di studiare e salvaguardare la tradizione delle pupazze, tenendo insieme soggetti diversi che si occupano di questo fenomeno con modalità, ruoli e funzioni differenti.

Per contatti:
rovianomuseo@tiscali.it
+39 3206932279

I costruttori di pupazze di Roviano all’IMP di Palermo

Il prossimo 27 febbraio i costruttori di pupazze di Roviano sono stati invitati, quali rappresentanti del patrimonio culturale immateriale italiano, alla conferenza dell’Intangible Cultural Heritage and Museum Project (IMP), che si terrà presso il Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino di Palermo, un incontro internazionale in cui si cercherà di mettere in luce il ruolo che i musei potrebbero svolgere nel processo di dialogo e di condivisione con gli attori del patrimonio immateriale.

L’obiettivo del progetto, che coinvolge cinque paesi (Belgio, Olanda, Francia, Svizzera, Italia), è quello di rinforzare le capacità professionali di operatori e professionisti dei musei nei paesi del partenariato, costruire una rete di scambi internazionali e interdisciplinari e opportunità di networking, in particolare sul ruolo dei musei nella salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale. Il progetto richiama lo spirito della Convenzione UNESCO 2003 (Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale), attenta al riconoscimento della centralità delle comunità e dei portatori di saperi nel processo di costruzione patrimoniale.

I costruttori di Roviano testimonieranno la loro esperienza, assieme ai rappresentanti di altre importanti manifestazioni culturali: i Tenores di Bitti, il s’cianco (gioco della lippa) di Verona, el felze (i costruttori di gondole) di Venezia. Nella prima conferenza, tenutasi a Rotterdam nel novembre del 2017, avevano portato il loro contributo: l’EUMM (Ecomuseo Urbano Metropolitano di Milano Nord), il Museo della Marineria di Cesenatico, Il Museo Etnografico Maison Bruil d’Introd e il progetto Tascapan della Valle d’Aosta, la Casa Lussu di Armungia (Cagliari).

“Questo invito – spiega in una nota il direttore del Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene, Emiliano Migliorini – è il frutto del lavoro di collaborazione tra il Museo di Roviano e i portatori di cultura locali che, per quanto riguarda il tema delle pupazze, si è reso concreto attraverso l’organizzazione la scorsa primavera di un evento complesso, con la realizzazione di laboratori di costruzione, con un incontro tematico a cui hanno partecipato esperti demoetnoantropologi e etnomusicologi e con la costituzione di un gruppo di ricerca su questo fenomeno, importante, diffuso, ma ancora poco studiato. La partecipazione all’IMP è il riconoscimento dell’impegno progettuale che, assieme a varie componenti, il Museo ha messo in atto e vuole far progredire e crescere, in una prospettiva di studio e salvaguardia del patrimonio culturale materiale e immateriale”.

Maggiori informazioni su: www.ichandmuseums.eu/en

Programma

8h30 Registration
9h00 Welcome by Rosario Perricone (Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino)
9h45 KEYNOTE | ‘Examining the Role of Museums in Taking a Participatory Approach towards ICH Safeguarding’ by dr Janet Blake, Associate Professor, Faculty of Law and academic member of the Centres of Excellence for Education in Sustainable Development and Silk Roads Studies, Shahid Beheshti University (Tehran)
10h30 Five museums from Italy, France, Belgium, The Netherlands and Switzerland present their inspiring example on intangible heritage and participation, followed by a group conversation Museum Hof van Busleyden (Belgium), Sigrid Bosmans: Uw Toren Is Niet Af (Your Tower isn’t Finished) | Amsterdam Museum (The Netherlands), Annemarie de Wildt: Representing Mokum/Damsko | Fédération des écomusées et musées de société (France), Céline Chanas: Sortons des clichés! | Musée d’ethnographie de Neuchâtel (Switzerland), Grégoire Mayor: In the valley of images | Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino (Italy), Rosario Perricone: Museo della performance (A Performance Museum)
12h25 ‘The practitioner’s voice’: interview with four Italian practitioners of intangible cultural heritage on collaborating with museums Panel of ICH-practitioners from Italy: Diego Caloi (Aga, S’cianco, Verona), Alessandro Ervas (El Felze, Venice) and Danilo and Giuseppe Folgori (Le pupazze di Roviano) 14h35 Working groups on intangible heritage, museums and participation. How can museums and practitioners of intangible cultural heritage work together in a successful and sustainable manner?
16h35 Presentation of the contemporary co-creation realised by the Company of the Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino17h20 Concluding observations by Lauso Zagato
18h00 The Company of the Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino performs the ‘Duello di orlando e Rinaldo per amore della bella Angelica’

Il Laboratorio Pupazza: conoscenza, partecipazione e coinvolgimento

Sabato 27 e domenica 28 maggio il Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene ha ospitato il 1° Laboratorio della Pupazza, aperto a tutti, bambini e adulti che si sono cimentati nella realizzazione di pupazze di diverse dimensioni, assemblate utilizzando la tradizionale tecnica di costruzione, che fa riferimento all’uso di materiali naturali e di risulta. Il laboratorio è stato condotto da un gruppo di esperti costruttori di Roviano: Giuseppe Folgori, Danilo Folgori, Giovanni Folgori, Antonio Nagni, Tonino Battisti, Nino Moltoni, Mario Innocenzi, Gianfranco Grisanti, Antonio Coticoni. Sabato mattina (27), ad inaugurare l’iniziativa, sì è tenuto un interessante convegno tematico sulle pupazze (o pantasime) e sui fantocci rituali; sono intervenuti: Paola Elisabetta Simeoni (antropologa, docente presso la Scuola di Specializzazione Demo-Etno-Antropologica dell’Università “Sapienza” di Roma) , Alessandra Broccolini (Presidente di SIMBDEA, docente di Antropologia presso l’Università “Sapienza”), Artemio Tacchia (storico locale e profondo conoscitore della cultura della Valle dell’Aniene) e Enrico Bonanni (architetto e studioso di tradizioni popolari).

Convegno e laboratorio hanno avuto come intenti principali la conoscenza di tecniche, saperi e consuetudini che rischiano la dispersione, la valorizzazione delle tradizioni e la trasmissione delle stesse alle nuove generazioni, il tentativo di stimolare l’interazione col proprio contesto socio culturale creando momenti di integrazione di conoscenze e competenze specifiche. La giornata del 28 si è conclusa con la consegna degli attestati di partecipazione (ben 47) svolta dal Funzionario responsabile della Direzione Regionale Culture e Politiche Giovanili – Area servizi Culturali, Promozione della lettura e Osservatorio della cultura della Regione Lazio, dott.ssa Paola Pascucci. La festa si è conclusa nella piazza del paese con il Ballo della Pupazza (accompagnato, come da tradizione, dal complesso bandistico “G. Rossini”) e l’abbruciamento del fantoccio.

Aperte le iscrizioni al Laboratorio di Costruzione della Pupazza Rovianese

A Roviano, il 27 e il 28 maggio, verrà organizzato un laboratorio di costruzione della Pupazza.
Il Laboratorio è assolutamente gratuito, è aperto a tutti (anche ai bambini)e per partecipare è obbligatorio prenotarsi. Da qualche giorno sono aperte le iscrizioni e si potrà farlo fino al 20 maggio.

Qui potete trovare il regolamento e il modulo di iscrizione  che dovrete inviare compilato in tutte le sue parti all’indirizzo rovianomuseo@tiscali.it .

La pupazza o pantasima è un grande fantoccio realizzato artigianalmente, con cartapesta su una intelaiatura di canne, ferro o altro materiale, protagonista di alcuni riti e feste dell’Italia Centrale. Solitamente ha fattezze femminili e forme pronunciate. Viene fatta ballare durante le feste e alla fine, in genere, bruciata. Questa forma di spettacolo tradizionale – che assume valenze rituali e mobilita attorno all’evento varie comunità della Valle dell’Aniene – come molti aspetti della cultura popolare, ha subito un forte ridimensionamento, con il rischio di dispersione di saperi, di tecniche e di processi creativi legati alla cultura locale materiale e immateriale.  Il laboratorio punta alla divulgazione e alla rivitalizzazione di queste conoscenze.

Per maggiori informazioni visitate la pagina dedicata: www.museoroviano.it/attivita/laboratorio-pupazza/

Il 27 e il 28 maggio un laboratorio sulla Pupazza

Il 27 e il 28 maggio, a Roviano (Roma), si terranno due giornate dedicate alla Pupazza, il grande fantoccio di cartapesta, dalle fattezze femminili, protagonista di alcuni riti e feste dell’Italia Centrale. La pupazza – dalle misure sovradimensionate e dalle forme pronunciate – viene fatta ballare durante particolari ricorrenze e al termine di queste bruciata. Tale forma di spettacolo tradizionale, come molti aspetti della cultura popolare, ha subìto un forte ridimensionamento, con il rischio di dispersione di saperi, di tecniche e di processi creativi legati alla cultura locale.

Per valorizzare e sostenere questa tradizione, il Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene, con il sostegno della Regione Lazio e del Comune di Roviano, organizza una serie di attività concentrate nell’ultimo fine-settimana di maggio. L’evento si inserisce all’interno del progetto Un Fiume di Cultura, del Sistema Museale Territoriale Medaniene e che coinvolge, oltre al Museo di Roviano, i musei di Anticoli Corrado, Arcinazzo, Arsoli e Riofreddo.

L’evento, che vede la collaborazione scientifica dell’Etnolaboratorio per il Patrimonio Culturale Immateriale di Roma, è in connessione con la Giornata Internazionale dei Musei dedicata quest’anno a Museums and contested histories: Saying the unspeakable in museums (Musei e storie controverse: raccontare l’indicibile nei musei).

L’iniziativa prevede un laboratorio di costruzione, aperto a chiunque voglia acquisire conoscenza di queste pratiche (il laboratorio, assolutamente gratuito, è aperto anche ai bambini). Contestualmente si terrà un convegno tematico su tale fenomeno, con specialisti provenienti dal mondo delle discipline etnoantropologiche e etnomusicologiche. Interverranno: Paola Elisabetta Simeoni (antropologa culturale), La danza dei giganti; Alessandra Broccolini (antropologa culturale, docente presso l’Università “Sapienza” di Roma), Pupe e pupazze tra marginalità, agency e resistenza. Casi da Lazio e Abruzzo; Emiliano Migliorini (etnomusiocologo, direttore del Museo della Civiltà Contadina di Roviano e del Museo delle Tradizioni Musicali di Arsoli), Il ballo della pupazza. Rilievi etnomusicologici; Artemio Tacchia (studioso di storia locale), Danza e morte della pupazza nel territorio Equo: un’indagine del 1999; Enrico Bonanni (architetto, studioso di tradizioni locali), La pantasima. Dal fantasma all’idolo.

L’evento si concluderà con un concerto di musica tradizionale, visto il valore che la musica assume nel rito, e una performance coreutica con il ballo delle pupazze costruite durante i laboratori, accompagnato dal Complesso Bandistico “Gioacchino Rossini” di Roviano.

Per dettagli, approfondimenti e informazioni su come iscriversi > www.museoroviano.it/attivita/laboratorio-pupazza/